sabato 17 dicembre 2011

Le armi e le strategie dei nemici esterni del miglioramento personale



..Le Zone Grigie..

“Gli strateghi vittoriosi hanno già trionfato, prima ancora di dare battaglia;
i perdenti hanno già dato battaglia, prima ancora di cercare la vittoria.”
(Sun Tzu, L'arte della guerra)

I nemici esterni del miglioramento personale, già analizzati negli articoli precedenti, oltre ad avere un proprio personale atteggiamento ed un determinato modo di fare, possiedono anche delle loro armi caratteristiche e delle strategie individuali.
Armi e strategie non sempre sono facilmente identificabili a causa di una vasta gamma di zone grigie, complesse da definire o da individuare in maniera netta ed univoca. Esiste dunque una linea di demarcazione sottile tra armi e strategie che spesso si ritrovano ad essere accavallate tra loro, rendendovi problematica l’individuazione.


Analizziamole nel dettaglio:
  1. Il controllo del vostro ambiente e dei vostri spazi
  2. Il controllo sulle ricompense e sulle punizioni
  3. Il controllo sulle informazioni a cui potete avere accesso
  4. Il controllo sul vostro atteggiamento
  5. Sfruttare i vostri bisogni
  6. Impedirvi di avere successo

Il controllo del vostro ambiente e dei vostri spazi

La necessità di uno spazio proprio è intrinseca nell'essere umano. Da sempre l’uomo è alla ricerca di un posto sicuro, dove potersi riposare, dove poter riflettere o rifugiarsi dal mondo esterno.

Prendiamo un esempio classico:
A: “Questa è la mia camera, voglio appenderci un poster!”
B: “No, tu sei in casa mia e fai quello che dico io, il tuo poster è … (la scusa di turno), quindi non lo appendi!”

Altri esempi: “di qui non si passa”, “là non ci vai”, “con quello/a non ci esci”, ”qui non lo fai” e via dicendo.

Il controllo delle ricompense e delle punizioni

Questa è l’arma più conosciuta dell’intero Globo. Essa è tanto temibile quanto banale e consiste semplicemente nella facoltà di infliggere o concedere qualcosa.
Quanti di voi sono in grado di ricordare esempi di libero e ingiustificato arbitrio in questo campo?
Bastone e carota dosati in base a quello che si vuole ottenere da voi; poter fare o non fare qualcosa, in base all'obbedienza dimostrata al pensiero altrui, e non al vostro.
Volendo fare un esempio attuale, sperimentato quotidianamente sulla pelle di migliaia di lavoratori e disoccupati: l’assunzione o il licenziamento, in base alla “fedeltà” dimostrata a qualcuno.

Il controllo sulle informazioni a cui potete avere accesso

“Beata ignoranza!” quante volte abbiamo sentito questa esclamazione? Perdonate la licenza poetica ma… ‘sticazzi!!!
L'ignoranza è il mezzo più antico utilizzato dagli uomini di potere per controllare e soggiogare le masse. Una persona che ignori le alternative possibili alla propria condizione di vita, non si ribellerà mai, poiché concepirà la sua situazione come l'unica possibile oppure senza via di scampo.

Ecco come si presenta quest’arma/strategia:
  • “Sono fatti che non ti riguardano, fai come ti diciamo e basta”;
  • “Studia quello che ti viene detto e non sprecare tempo con altro”;
  • “Non t’interessa il motivo, obbedisci e basta”
  • “Non c'è nulla che tu possa fare, è così”;
  • “Rassegnati, non esistono alternative”;
  • “Quel libro contiene stupidaggini”;
  • “A quel corso insegnano solo scempiaggini”;
  • “Mi spiace ma il corso di aggiornamento costa troppo e non possiamo mandare tutti..”;
  • Ed infine la più antica delle risposte: “Non te lo dico!”

Il controllo sul vostro atteggiamento

Con il termine “atteggiamento” si indica la capacità intrinseca o appresa di produrre risposte (fisiche o verbali) verso l'ambiente esterno, sia esso familiare o sociale, riguardante situazioni, gruppi o oggetti. In sintesi, avere controllo sul vostro atteggiamento equivale a limitare la vostra capacità di rispondere, di agire o di reagire agli stimoli. Le formulazioni comuni di questa strategia sono: “Fai in questo modo” o “Non fare in questo modo”.

Ecco qualche esempio pratico:
  • “Questo non lo puoi fare”;
  • “Te lo proibisco”;
  • “Obbedisci o sono guai”;
  • “Fai così e così, e smettila di fare di testa tua”;
  • “Qui comando io, e ti dico di fare/non fare cosi”;
  • “Secondo il regolamento non lo puoi fare”;
  • “E' vietato... X,Y,Z e così via”.

Sfruttare i vostri bisogni

Se è vero che il potere logora chi non ce l’ha, allora è anche vero che chi ce l’ha è un gran sadico, pronto a proibirci di fare ciò di cui più abbiamo bisogno: vivere la nostra vita!
I “potenti” amano sfruttare i nostri bisogni perché è grazie a loro che possono minacciarci, soggiogarci e controllarci sempre di più e sempre meglio.
Ah, quale sublime mezzo di egemonia è questo! Che poesia, che geniale maestria!
Per chi non lo avesse capito, sto parlando della nobile arte della ritorsione, sfruttando i vostri bisogni primari (mangiare, vestirsi, avere una casa) e secondari (amicizia, istruzione, svago, considerazione).
Tale sublime, dolce, delicata e soave arte viene esercitata attraverso la capacità arbitraria di soddisfare o meno un vostro bisogno.

Partiamo dai livelli più indigesti, oggi usati raramente ma tanto cari alla vecchia generazione:
  • “Altrimenti ti caccio di casa”;
  • “A letto senza cena!”
  • “Lo dico a tuo padre/madre/nonno/ecc.” detto con l'intenzione di farvi punire;
  • “Se lo fai, te le suono! (e qualche volta anche percosse Vere)”;
  • “Ti rinnego come figlio/a”.

Livello successivo, i più moderni:
  • “Non ti faccio andare alla festa”;
  • “Te lo scordi di andare in gita”;
  • “Niente paghetta” oppure “niente soldi per mangiare fuori”;
  • “Non ti compro X, Y o Z”.

Impedirvi di avere successo

Questa arma/strategia è la meno conosciuta col suo “vero nome” e consiste nel farvi fallire in quello che volete ottenere, al fine di scoraggiare la vostra determinazione. Un’eccessiva esposizione a questo tipo di arma provoca quello che tecnicamente viene chiamata “Incapacità appresa”, ossia una predisposizione interiore al fallimento, generata da un condizionamento inconscio.
Tale “capacità” si manifesta sintomaticamente quando, nonostante ogni possibile sforzo fatto, si fallisce nel tentativo di ottenere qualcosa o di riuscire a farla.

Come già anticipato, essa non si manifesta apertamente e, pertanto, la troverete spesso mascherata in svariati modi e sotto varie forme:
  • Scoraggiamento: “Non sei in grado di fare questo o quello”;
  • Manipolazione: “L'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re”;
  • Limitazione: attraverso l’utilizzo di tutte le altre armi/strategie fin qui spiegate.


Come combattere queste armi/strategie?

Sfruttando la conoscenza di un famoso saggio, Sun Tzu, noto per il suo testi “L’arte della guerra”, di cui vi consiglio caldamente la lettura.

"Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità.
Chi è veramente esperto nell’arte della guerra
sa vincere l’esercito nemico senza dare battaglia,
sa prendere le sue città senza assieparle,
e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate.”
(Sun Tzu, L'arte della guerra)

Scarica il pdf di L'arte della guerra

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