lunedì 12 dicembre 2011

I nemici esterni del miglioramento personale



Nello scorso articolo si è parlato dei nemici interni, ovvero tutta quella serie di abitudini e credenze radicate che sono da ostacolo al nostro miglioramento personale, mentre oggi analizzeremo i nemici esterni:

  1. I critici
  2. I saccenti
  3. I leader di mestiere
  4. Gli imbonitori
  5. I disfattisti

 I critici
La critica è un esame basato sulle circostanze, di un fatto o di un atteggiamento, con annesso giudizio finale; a patto però, di possedere le necessarie competenze per svolgere tale compito in modo imparziale.
Nella vita di tutti i giorni, invece, le cose sono messe in modo diverso: si osservano infatti molteplici persone emanare giudizi e sentenze su ogni cosa con l'intenzione recondita di svalutare le idee altrui, al fine di poter esaltare le proprie. Il profilo di questa gamma di avversari è noto a tutti ed è osservabile in svariati ambiti della vita.
Il tipo di critica che si incontra più spesso è la “critica distruttiva”. Esso è utilizzato quando si vuole dimostrare la fallacia di un punto di vista, specificando ed esaltando i suoi punti deboli con forte sarcasmo e pungente ironia.
L'uso più comune di questo tipo di critica è quello di rivolgersi in direzione dei difetti del soggetto preso di mira: in questo caso voi, miei cari lettori. Un criticone che sappia bene come rigirare il dito nella piaga, avrà occasione di mettervi in imbarazzo o in soggezione, facendovi perdere la calma. E non solo! Una volta che vi sarete incolleriti, il vostro avversario saprà come sfruttare sapientemente le vostre reazioni per muovere ulteriori critiche contro di voi. Un vero e proprio attacco alla vostra personalità!

Di fatto, questo tipo di critica è la causa principale del basso tenore di autostima e fiducia in se stessi, così ampiamente diffusi su larga scala nella società odierna. Come combattere dunque questi spietati avversari?
La prima cosa utile da fare quando si è assaliti da un critico, ed è altrettanto utile in molti altri contesti della vita, è mantenere la calma. Mantenersi calmi è un valido atteggiamento che ci consente di “ascoltare” l'avversario.
Ascoltate con calma la critica, fino in fondo, e ponete domande mirate al vostro interlocutore, costringendolo a descrivere con esattezza quale sia l’atteggiamento o l’idea che non condivide, e ponetegli domande sui criteri di giudizio che utilizza.

Qualora le argomentazioni del critico avessero una base logica inerente ai fatti reali, come ad esempio l'utilità pratica della vostra idea o l’inutilità del vostro modo di fare, ponete domande e chiedete un consiglio su come perfezionare il vostro comportamento o il vostro modo di pensare.
E mi raccomando, mantenete ben saldo e costante il presupposto che lo state ascoltando per raggiungere una meta più alta: il vostro miglioramento personale.

I saccenti
Saccenza è un termine estremamente complesso che ha criptiche origini paleolitiche e il cui significato escatologico irrompe in modo ostodomantico nell’immaginario collettivo odierno, giungendo ad un’astuta prefigurazione neo-archetipica.
Non ci avete capito nulla, vero? Nemmeno io!
In realtà l’espressione “saccenza” deriva dal latino “Sàpio” che significa semplicemente “lo so!”.
Tale vocabolo delinea dunque un atteggiamento reiterato, tipico di quelle persone che ostentano una sapienza superiore a quella realmente posseduta. Il saccente esibisce in modo presuntuoso e pedante le proprie conoscenze, al fine di far capire a voi “poveri ignoranti, pecorelle smarrite” quanto misere siano le vostre idee. Se vi trovate di fronte ad un saccente, per carità divina, date loro ascolto, poiché essi la sanno lunga su come funzionano veramente le cose (!).

Naturalmente i metodi per difendersi da questa categoria di individui sono analoghi a quelli trattati in precedenza: ponete domande, tante domande…
  •  Come fai a saperlo?
  •  Chi lo ha detto? Chi era costui?
  • Cosa ti rende cosi sicuro?
  • È meglio (o peggio) in confronto a cosa?

Il caso dei saccenti è una delle poche occasioni in cui siete ampiamente autorizzati ad esagerare con le domande: dopotutto non sono loro i più informati!?

I leader di mestiere
Il leader è la persona di riferimento, o al comando, di un movimento ideologico o di un qualsiasi gruppo etnico e sociale. La storia ci riporta moltissimi esempi di leader, ciascuno dei quali è associato ad ogni possibile corrente ideologica conosciuta.
Tralasciando qualsivoglia giudizio o commento etico, morale, politico, filosofico, religioso, ecc., cerchiamo di vedere insieme cosa fanno e come agiscono.
Questi temibili antagonisti sono spesso abili conoscitori della natura umana e padroneggiano innumerevoli metodi di persuasione e convincimento. Facendo leva sui bisogni interiori delle persone, essi sfruttano le inevitabili debolezze umane per irretirvi nella loro ragnatela.
Per potersi difendere è necessario non ingaggiare battaglia: hanno dalla loro parte troppi alleati per poterli affrontare tutti in campo aperto. La soluzione migliore è dunque quella di trovare un altro leader che condivida idee diverse, diametralmente opposte a quelle del primo, e allearsi con lui.
D'altronde ogni figura carismatica ha la sua Nemesi.

Gli imbonitori
Sono i fratelli minori dei Leader di mestiere, travestiti da buoni samaritani. Solitamente questi dolci, fragili, ingenui killer delle personalità altrui riescono ad ingannare il prossimo in modo estremamente altruista, nascondendo i loro reali intenti e i loro ambigui interessi. Tutto ciò che vi propongono è  sempre e solo “per il vostro bene”, “per il vostro interesse” o “per la vostra vita”.
Un esempio classico?
-       “Ma io non voglio cambiare il mio aspirapolvere nuovo!”
-       “Ma questo è più potente e più veloce. Con molta meno fatica avrà pulito tutta la casa e potrà godersi il tempo libero”.
Il sistema più adatto per liberarsi da questi lupi travestiti da agnelli, è quello di porre domande dirette e spietate o, se preferite, di ignorarli, chiudendo il discorso in modo fine ed elegante per poi proseguire lungo la vostra strada.

I disfattisti
Sono coloro che prospettano tragedie e calamità, qualora non seguiate i loro consigli.
Questi individui sono dei veri e propri profeti di sventura, molto coerenti al limite dell'ispirazione mistica e, quindi, pericolosamente credibili. D’altronde la storia è colma delle loro “eroiche gesta”.
L'arma migliore contro di loro, per poco nobile che possa apparire, è la fuga.
Fuggite lontano da loro e continuate a correre...

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