sabato 10 dicembre 2011

Il cambiamento di sé stessi





Cosa vuol dire cambiare e cosa ci spinge a farlo?
Cambiare significa diventare diversi da quello che si è in questo momento, trasformarsi, passare da un modo di essere e di agire ad un altro. Molto spesso con una speranza di miglioramento: da timidi ad estroversi, da grassi a magri, da impacciati ad abili, da taciturni a persone con cui si vorrebbe parlare volentieri; da persone brutte ad affascinanti, da imbranati a bravissimi, da “sfigati” a persone di successo e la lista potrebbe essere infinita .
Ognuno ha la sua idea di cambiamento, basata su quello che si è in quel momento e su ciò che si vorrebbe diventare. Frequentemente il cambiamento è desiderato sotto la spinta di necessità personali, sociali o di lavoro. Per esempio la necessità del ragazzo di diventare da timido a capace di avere relazioni gratificanti con gli altri o con l'altro sesso, la necessità di avere una maggiore autostima e cura di se stessi,  la necessità di riuscire a cooperare con i colleghi di lavoro nella difficile società di oggi o con in compagni di scuola nel caso degli studenti.

“NON SEMPRE CAMBIARE EQUIVALE A MIGLIORARE,
MA PER MIGLIORARE BISOGNA CAMBIARE”
                                                                             (W. Churchill)

Il presupposto nascosto nell'affermazione precedente è che il cambiamento, per strano che possa sembrare, avviene automaticamente. Per rendesi conto della veridicità di tale presupposto basta pensare alla propria vita e porsi una semplice domanda:

“Sono la stessa persona di 10, 15 o 20 anni fa?”

Molti di voi penseranno “ovvio che no!”. E infatti, nel frattempo siete cresciuti, siete diventati diversi da quello che eravate, avete acquisito abitudini nuove, in meglio o in peggio.
Siete passati attraverso le principali fasi della crescita: l’infanzia, l’adolescenza e la maturità.
Tutto ciò è avvenuto spontaneamente, senza che voi aveste potuto accorgervi di quello che stava accadendo. In sintesi, siete Cambiati!

Altra domanda dolente, sarà:

“In che modo sono cambiato?”

Molto spesso i cambiamenti di cui ci si accorge non sono quelli che avremmo voluto accadessero.
Quasi tutte le persone che riflettono in tale direzione si rendono conto che sono diventate qualcosa di diverso da ciò che erano i loro sogni e le loro speranze.
La delusione che ne consegue dovrebbe farci capire che “il cambiamento è sì automatico, ma il miglioramento non lo è”.

A questo punto rasserenatevi: esiste un rimedio! Possiamo in ogni momento prendere il controllo della nostra crescita e decidere nuove direzioni.

Come prendere il controllo del proprio cambiamento

“UN VIAGGIO DI MILLE MIGLIA COMINCIA CON UN SOL PASSO”
(Confucio)

Quante volte abbiamo sentito questo vecchio proverbio cinese? Moltissime volte.
Ma ciò che nessuno ci spiega in modo soddisfacente è il presupposto necessario per compiere questo proverbiale “primo passo” in modo utile al proprio cambiamento.

Il primo passo necessario da compiere per poter avviare un cambiamento realmente efficace ed utile alla nostra vita, è la conoscenza di se stessi. Conoscere precisamente la propria situazione attuale, riflettendo su “dove ci si trova”.

Un esercizio utile per questa finalità è il seguente:

Prendete un quaderno, e dedicatelo alla cura di voi stessi, utilizzandolo per scrivere le vostre riflessioni.
Ora siate onesti con voi stessi e, con grande sincerità, rispondete alle seguenti domande:

Come sono fatto dal punto di vista caratteriale, emotivo, lavorativo o di studio?
In quali condizioni è la mia vita oggi?
Come sono i miei rapporti con gli altri?
Com’è la mia attuale situazione lavorativa (o di studio), la mia situazione sentimentale, sociale, ecc?

Per facilitarvi nelle risposte, suddividete la vostra vita nei seguenti settori:
Il lavoro (o lo studio)
Le finanze personali
La salute fisica
La mente
L'emotività
Le amicizie
La famiglia
Il rapporto di coppia

E soprattutto descriveteli minuziosamente ed in modo preciso, evitando di etichettare o generalizzare troppo le vostre risposte.

DESCRIZIONE ERRATA                             DESCRIZIONE PRECISA
“Ho degli amici stupidi”                               “Ho delle relazioni sociali con alcune persone                    che tendono a sminuire la mia personalità”.
“La mia ragazza non mi capisce”              “Nella mia relazione sentimentale, ho delle difficoltà a                                                                           far capire alla mia partner i miei punti di vista”
“Sono un fallito”                                             “Ho la difficoltà X nell'ambito Y della mia vita”

 Dedicate qualche minuto del vostro tempo a questo esercizio per qualche giorno, vedrete come vi aiuterà a raggiungere una maggiore consapevolezza della vostra situazione attuale.
Forse ancora non ve ne siete accorti, ma avete fissato il presupposto fondamentale per avanzare nella giusta direzione: il cambiamento costruttivo di voi stessi.

E ricordate che…
“CHI VUOLE SUL SERIO QUALCOSA CERCA UNA STRADA,
GLI ALTRI UNA SCUSA”
(Proverbio Africano)

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